PARAMEZZALE

Si chiama così il lungo e più grosso pezzo di legno impiegato per il
Fondo di un vascello. Poiché un solo pezzo non è sufficiente, dato che non ve ne sono di abbastanza lunghi, se ne mettono diversi, in fila. il paramezzale si pone su tutti i madieri; serve a collegarli alla chiglia e per questo alcuni lo chiamano controchiglia; il piede dell'albero di maestra vi poggia sopra. Si veda alla tav. VI, n. 32, la forma di uno dei pezzi di legno che costituiscono il paramezzale; alla tav. IV, fig. 1, n. 22, la posizione del paramezzale; n. 5, la parte chiamata controchiglia; alla tav. V fig.1, n. 22, il paramezzale in sezione trasversale.
Il paramezzale deve avere di spessore i due di quello della ruota di prora; deve essere più largo della chiglia, perchè la scassa dell'albero poggia su di esso e il serraglio vi penetra. E' fissato alla chiglia mediante chiavarde di ferro e serve a rinforzare tutto il vascello; lo si può definire una chiglia interna e spesso presenta una impalellatura a prua. […]
Il paramezzale si assottiglia verso le estremità sia in larghezza che in spessore. A ogni madiere, o almeno ogni due madieri, si mette una chiavarda di ferro a testa svasata che passa attraverso il paramezzale e il madiere ed entra nella chiglia così a fondo che non le manca che un pollice e mezzo a passare dall'altra parte; quindi si quando si corica il vascello sul fianco, si mettono nella parte restante del buco, dal di fuori, pezzetti di caviglie di legno che si spingono dentro con forza perché noia vi passi l'acqua. Si rinforza il paramezzale con altro pezzo di legno che si sovrappone nel punto che regge il piede dell'albero di maestra.

Bellin