napoli

Dalla “Peutingeriana”

alla Scuola Cartografica Napoletananapoli

L’esposizione  “Dalla 'Peutingeriana alla Scuola Cartografica Napoletana' Mostra della potenzialità cartografica della facoltà di Architettura di Napoli,  a cura di Francesco Abbate e Yole Tugbang è stata presentata una prima volta a Palazzo Gravina nell’ottobre 2009.
Il successo di critica e di pubblico ne ha permesso una seconda e più estesa edizione, resa possibile dal contributo di Rita Introno, Daniela Pellegrino e Generoso Pignalosa e promossa, a partire dal 15 maggio  2010, da Thetys -  Museo del Mare, presso cui è stata presentata e dalla Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura dell’Università Federico II.
Nella Mostra sono presentate in numerosi pannelli le riproduzioni delle più importanti carte e piante utili per lo studio della trasformazione del territorio nell’antico Regno di Napoli; riproduzioni che in gran parte sono rese disponibili agli studenti presso la Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura. 
Come ha notato una delle curatrici, Yole Tugbang, “un sottilissimo e fitto reticolo d’interessi, di relazioni, di proficue convergenze fra traguardi politici ed intellettuali, sembra aver agito, influendovi, lungo il tratto della pratica cartografica napoletana che va dalla metà del secolo XV agli anni che seguirono immediatamente all’unificazione italiana, anni che ne segnarono il definitivo punto d’arresto.”
E’ singolare notare come “un’analoga connessione d’eventi, verificatosi già nel Quattrocento, dopo circa trecento anni, quindi, dalla seconda metà del secolo dei Lumi, può aver originato una nuova singolare stagione di ricerca concernente le tecniche del disegno territoriale e dell’incisione, congiunta alle occorrenze del potenziamento delle strutture militari; pertanto, tali congiunture furono la causale perché Napoli divenisse sede di un vero e proprio magistero cartografico unico in Italia e nell’intero circuito europeo”.