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Tomografia sismica al Vesuvio
Tra il 1994 e il 1997 sono stati condotti al Vesuvio tre esperimenti di tomografia sismica. Tali esperimenti, coordinati dal gruppo di Sismologia del Dipartimento di Scienze Fisiche dell’Università “Federico II” di Napoli, avevano come scopo la definizione di un modello di alta risoluzione del sottosuolo vesuviano. La tomografia sismica utilizza sorgenti generalmente artificiali di onde sismiche che vengono registrate da stazioni sismiche opportunamente disposte sulla superficie da studiare.

Il principio di base è che onde sismiche che attraversano materiali caratterizzati da proprietà meccaniche differenti si propagano a velocità differenti all’interno della Terra e quindi raggiungono i ricevitori ad istanti di tempo successivi. Dall’analisi dei tempi di arrivo delle onde sismiche è quindi possibile risalire alle caratteristiche meccaniche del sottosuolo.

  Le mappe sulla sinistra mostrano la geometria dei tre esperimenti condotti al Vesuvio.
I pannelli sottostanti mostrano invece i risultati della tomografia sismica in termini di velocità di propagazione delle onde sismiche. Viene inoltre mostrato un modello plausibile del sottosuolo al di sotto del Vesuvio con la localizzazione della possibile camera magmatica.

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