Vulcanismo
di età compresa tra 18.300 e 16.000 anni
Questo periodo
di attività è dominato da due grandi eruzioni pliniane: l'eruzione
delle Pomici di Base (avven uta 18.300 anni fa) e l'eruzione delle
Pomici Verdoline (avvenuta 16.800 anni fa). Ai depositi di queste
due eruzioni si intercalano lave prodotte da modeste eruzioni effusive.
Con la prima eruzione pliniana delle Pomici di Base è cominciato
il collasso dell'apparato vulcanico del Somma e la formazione della
caldera nella quale si accrescerà il nuovo edificio del Vesuvio.
Vulcanismo
di età compresa tra il 79 ed il 1631 d.C.
L'attività
di questo periodo include almeno due eruzioni subpliniane: la eruzione
di Pollena (avvenuta nel 472 d.C.) e l'eruzione del 1631, oltre ad
una serie di piccole eruzioni effusive ed esplosive a bassa energia,
che hanno dato colate di lava lungo i fianchi occidentali e meridionali
del vulcano e livelli di scorie stromboliane di età medievale.
Vulcanismo successivo al 1631
Dopo
l'eruzione del 1631 e fino al 1944 il Vesuvio è stato caratterizzato
da attività a condotto sostanzialmente aperto. In questo periodo sono
stati distinti 18 cicli stromboliani, separati da brevi periodi di
assenza di attività, mai superiori a 7 anni e ciascuno chiuso da violente
eruzioni dette eruzioni "finali". Internamente a ciascun ciclo si
sono verificate frequenti eruzioni prevalentemente effusive, dette
eruzioni "intermedie" .
L'eruzione del 1906
(eruzione "finale") rappresenta la manifestazione più violenta dell'attività
del Vesuvio nel '900. L'eruzione del 1944, una eruzione "terminale"
a carattere sia esplosivo che effusivo (eruzione mista), è stata
l'ultima in ordine di tempo ed ha segnato il passaggio del vulcano
ad uno stato di attività a condotto ostruito.